Nei suoi primi anni di vita un bebè può contare solo su mamma e papà per la sua igiene personale, o sull’aiuto di chi si prende cura di lui ogni giorno e che si impegna a detergere la sua pelle con delicatezza evitando ogni tipo di problema o irritazione. Crescendo però i bimbi diventano sempre più autonomi e fin dall’età della scuola materna iniziano a conquistare la loro indipendenza.

È proprio quello il momento in cui diventa importante insegnare loro come occuparsi di sé stessi nel modo giusto, anche per quanto riguarda l’igiene intima: a piccoli passi, ma con incredibile rapidità, si trasformano infatti in piccoli adulti ed è essenziale farli trovare pronti ad affrontare ogni situazione con consapevolezza. Quindi, come e quando è opportuno insegnare l’igiene intima a una bambina o a un bambino?

Bambini e igiene intima: da quale età iniziare?

Se per i primi anni di vita tendenzialmente un bambino è totalmente dipendente dagli adulti, l’abbandono del pannolino e l’inizio della scuola materna coincidono generalmente con un graduale avvicinamento a una maggior indipendenza, anche all’interno della toilette. L’educazione all’igiene personale diventa quindi fondamentale, specialmente perché il piccolo inizierà a trascorrere diverse ore fuori casa e, nonostante la presenza di esperte educatrici che possono sostenerlo in ogni attività, gli è richiesto comunque un certo grado di autonomia.

Bambini e bambine che si trovano ad andare in bagno da soli per le prime volte dovranno imparare come pulirsi da soli, sia in caso di pipì che in caso di evacuazioni, e dovranno quindi sapere come farlo nel modo giusto e più igienico possibile.

Un buon apprendimento in tal senso va ovviamente avviato tra le mura domestiche: già nell’età dell’asilo si può iniziare a spiegare loro l’importanza della cura di sé, l’uso del bidet, l’esigenza di una corretta detersione e di un’asciugatura puntuale della pelle.

L’igiene intima di una bambina a 2, 3 o 4 anni o di un maschietto della stessa età è ancora certo in gran parte compito dei genitori ma diventa essenziale coinvolgerli in ogni fase e illustrare loro il perché di ogni azione che si compie. Man mano che il bambino o la bambina cresce, si possono iniziare a introdurre piccoli giochi o divertenti sfide, in cui gli si insegna a “fare come i grandi”, pulendosi da soli quando fanno pipì o tentando di lavarsi in autonomia usando il bidet e lasciando quindi che sperimentino da soli cosa significa prendersi cura del proprio corpo.

Arrivati ai sei anni di età, i bambini sono pronti per la scuola elementare e dovrebbero quindi essere completamente autonomi anche nella gestione della loro igiene intima.

Come insegnare l’igiene intima ai più piccoli?

Si può partire insegnando ai bambini come comportarsi sulla toilette: ad esempio spiegando loro come usare la carta igienica nelle giuste quantità, senza sprecarla, ma pulendo a fondo le parti intime. Fondamentale è anche spiegare, soprattutto alle bambine, le modalità giuste per pulirsi, compiendo cioè un movimento da davanti verso dietro e mai il contrario, per evitare che batteri e germi delle feci possano raggiungere i genitali e causare infezioni e irritazioni

Un altro gesto essenziale da insegnare è quello di lavarsi sempre e con attenzione le mani ogni volta che si va in bagno, indugiando tra acqua e sapone abbastanza a lungo da detergere perfettamente la pelle dopo l’uso del WC.

Il bidet è uno degli accessori a cui i bimbi dovrebbero avvicinarsi, con serenità e mettendo alla prova la loro capacità di fare tutto da soli: trasmettere loro l’importanza di farsi un bidet dopo ogni evacuazione è cruciale e li si può seguire in questa nuova avventura accompagnandoli le prime volte in ogni step e lasciando poi loro sempre più autonomia.

Per le bambine anche in questo caso è importante ricordarsi di svolgere sempre movimenti da davanti a dietro, avendo cura di pulire delicatamente tutte le pieghe della pelle.

Ai maschietti è invece opportuno insegnare a evitare le manovre troppo brusche e far presente loro che non è necessario stirare la pelle del prepuzio che ricopre il glande. È quindi bene evitare manipolazioni che forzino questa naturale trasformazione del corpo, poiché potrebbero essere controproducenti e causare addirittura rischiose microcicatrici. 

Utile invece l’uso di detergenti estremamente delicati per la pulizia dei genitali dei bambini, preferibilmente a pH neutro, ipoallergenici e formulati appositamente per le esigenze di questa particolare fascia d’età. La pelle delle femminucce in particolare è, fin da subito, più sensibile di quella dei maschietti e necessita di qualche attenzione in più e di detergenti intimi dall’azione protettiva. 

Anche l’introduzione di un piccolo asciugamano personale è uno di quei piccoli grandi passi verso l’autonomia capace di entusiasmare i più piccini: si può infatti lasciare a disposizione dei bimbi un asciugamano morbido, ovviamente diverso da quello di mamma o papà per questioni igieniche, e lasciare che si divertano ad utilizzarlo.

Quando arriva il momento di vestirsi da soli, o perlomeno di provarci, si può anche invitare il bimbo o la bimba a scegliere da solo/a il suo abbigliamento intimo, preferendo ovviamente per lui o per lei biancheria in cotone, da indossare fresca e pulita ogni giorno.