Docce e bagni non sono solamente gesti basilari di igiene quotidiana, ma molto spesso momenti di benessere, utili per allentare la tensione e ricaricarsi di nuove energie. Alcuni preferiscono il getto rigenerante di una breve doccia, mentre altri amano indugiare nel tepore di un rilassante bagno caldo. Ma come influiscono questi rituali sull’ambiente e qual è il reale consumo d’acqua per una doccia o un bagno?

La tutela del pianeta è una tematica sempre più sentita e fortunatamente sono molti quelli che decidono di adottare stili di vita a basso impatto sulle risorse della Terra. Farsi le giuste domande è il primo passo per riuscire a non sprecare materie prime preziose: come l’acqua, un bene limitato e da salvaguardare.

L’acqua, una risorsa preziosa da proteggere

Non tutti sanno che la grande maggioranza dell’acqua presente sulla superficie terrestre è salata e che la percentuale di acqua dolce è solamente del 2,5%. Molta della quale scorre nel sottosuolo o si trova allo stato solido nei ghiacciai del pianeta.

L’appellativo spesso associato all’acqua è quello di “oro blu”, un termine che sottolinea molto bene l’importanza di questa sostanza per l’uomo: il suo valore è infatti inestimabile, sia per il benessere del nostro organismo, che per la salute del pianeta stesso e per i numerosi risvolti sociali ed economici che l’utilizzo di questa risorsa porta con sé.

Le scorte idriche sono oggi messe a dura prova dallo sfruttamento indiscriminato che purtroppo l’uomo ha fatto e tuttora fa di questa risorsa, una situazione che rende indispensabile puntare verso un uso consapevole dell’acqua.

Piccole riduzioni degli sprechi e una maggiore razionalità nell’utilizzo delle risorse idriche sono soluzioni tanto fondamentali quanto facilmente applicabili nella vita quotidiana. La preservazione di questo bene prezioso parte, infatti, dalle abitudini più semplici, proprio come quella di farsi la doccia. 

Quanta acqua si consuma per una doccia? E un bagno?

Sai quanta acqua consuma in media un italiano ogni singolo giorno? Circa 200 litri. Mentre in un anno una famiglia media usa circa 200 m3 di acqua potabile: una quantità decisamente considerevole. Per cosa viene usata? Per bere e cucinare, lavarsi i denti, dedicarsi docce o bagni con frequenza giornaliera, tirare più volte lo sciacquone del WC, ma anche per utilizzare lavatrice e lavastoviglie, lavare l’auto, annaffiare il giardino.

La doccia, per quanto sia un ottimo modo di prendersi cura di sé, è una delle attività che più contribuiscono al consumo – e spesso allo spreco – di acqua. Qual è il consumo medio di acqua per una doccia?  Se si tiene conto che ogni minuto scendono dal miscelatore all’incirca 15-16 litri d’acqua, è facile fare un rapido calcolo: per una doccia di 5 minuti si usano 75-80 litri di acqua, ma se si indugia un po’ di più sotto il getto caldo del soffione, si può arrivare a consumare fino a 225-240 litri di acqua per una lunga doccia di 15 minuti.

Per riempire una vasca da bagno, invece, quanta acqua serve? Mediamente una vasca contiene dai 100 ai 160 litri d’acqua. Comparando quindi il consumo di acqua tra doccia e vasca si evince facilmente che è preferibile optare per una doccia, ovviamente di breve durata.

L’attenzione sull’utilizzo dell’acqua domestica è la chiave per sia limitare gli sprechi che impattano sull’ambiente, sia per salvaguardare il budget familiare: lunghe e frequenti docce, oltre al consumo d’acqua, comportano un dispendio energetico per il suo riscaldamento.

Doccia: come risparmiare sul consumo di acqua?

Il primo passo per fare scelte maggiormente consapevoli ogni giorno è quello di scegliere con oculatezza tra doccia o bagno: il consumo di acqua è, come evidenziato, molto diverso tra una soluzione e l’altra, e per l’igiene personale quotidiana è sicuramente preferibile optare per una rapida doccia.

Chiudere l’acqua del miscelatore mentre ci si insapona è un altro dei migliori metodi per risparmiare acqua corrente; un gesto che sembra quasi banale e irrilevante, ma che invece incide in maniera significativa sui consumi. Inoltre, è anche possibile installare soffioni più moderni o dei pratici riduttori di flusso o frangigetto, sistemi che portano a risparmi annui che sfiorano il 30%.

Oltre ad un utilizzo consapevole dell’acqua, ciò che serve, è una vera e propria cultura del rispetto per l’ambiente, da abbracciare e portare avanti ogni giorno con impegno. Una volta compreso che l’intero Pianeta è la nostra vera casa, un uso razionale delle sue risorse dovrebbe essere un passo più che spontaneo.