La nostra pelle è spesso lo specchio del nostro benessere. La superficie dell’epidermide è infatti la sede a cui il corpo invia segnali, più o meno intensi, per farci capire che qualcosa al suo interno non sta funzionando come dovrebbe. Sono numerose le persone a convivere con una pelle reattiva e particolarmente sensibile agli stimoli esterni e sono molte le reazioni che la pelle può manifestare e ogni volta che si trova a disagio: ascoltarla è essenziale per capirne i bisogni e offrirle le giuste attenzioni.
Scopri in questo articolo come riconoscere e prendersi cura di una pelle reattiva, con gentilezza e con i prodotti giusti.
Pelle reattiva: cosa significa? Caratteristiche e sintomi
La pelle reattiva spesso reagisce in maniera apparentemente sproporzionata a stimoli esterni che su altre epidermidi non causerebbero alcuna risposta. Lo strato superficiale della pelle reattiva è infatti particolarmente sensibile e presenta alterazioni funzionali dello strato idrolipidico che portano a una più facile irritabilità e a una maggiore penetrazione delle sostanze esterne aggressive.
I soggetti con pelle reattiva hanno quindi una risposta neurosensoriale particolarmente accentuata, che può manifestarsi nelle più diverse aree del corpo. Le zone generalmente più colpite sono quelle con la pelle più delicata e sottile: la pelle del viso reattiva è particolarmente comune, ma possono evidenziarsi reazioni irritative anche su braccia, mani, gambe, ascelle, schiena o cuoio capelluto.
Molto spesso si discute, erroneamente, di pelle reattiva e pelle sensibile come se fossero lo stesso fenomeno, ma non è esattamente così. Una pelle particolarmente sensibile può causare sensazioni di fastidio che si presentano sotto forma di pruriti, secchezza, calore e bruciore. Tra le sue ragioni ci possono essere fattori endogeni ed esogeni, ma le sue manifestazioni sono tendenzialmente costanti. Cosa significa invece pelle “reattiva”?
Questa tipologia di cute, per sua definizione, reagisce in maniera vigorosa a specifici stimoli che le causano forte stress e che possono essere, anche in questo caso, sia esterni che interni all’organismo. I sintomi della pelle reattiva sono molto simili a quelli della pelle sensibile, a cui però si può aggiungere un tipico effetto di arrossamento. Le sue reazioni sono forti ma limitate nel tempo e avvengono in concomitanza di un particolare fattore stressogeno.
La pelle reattiva e allergica, infine, ha manifestazioni assimilabili a quelle già evidenziate, ma in risposta a specifiche categorie di allergeni.
Cause della pelle reattiva
Chi ha una pelle reattiva ha una grande responsabilità nei confronti della sua salute: quella cioè di comprendere a fondo le reazioni e i meccanismi della propria pelle, per cercare di ridurre o eliminare i responsabili delle manifestazioni cutanee.
Nei casi più lievi, è sufficiente imparare a registrare tutti gli episodi di prurito e rossore e cercare di capire a quali sostanze, abitudini o altri fattori potrebbero essere legati. Se il problema diventa però particolarmente difficile da gestire, è sempre bene consultare un dermatologo o un allergologo per un parere personalizzato.
Tra i principali fattori esterni capaci di scatenare la reattività della pelle ci possono essere ad esempio le condizioni climatiche più sfidanti, come i cambi di stagione e gli sbalzi di temperatura, oppure il vento, il freddo o il caldo eccessivo. Una pelle reattiva fa infatti più fatica ad adattarsi ai mutamenti delle condizioni esterne ed è più sollecitata di altre dall’azione, a volte aggressiva, del clima sulla barriera cutanea.
Le radiazioni solari sono un’altra delle cause della pelle reattiva, insieme all’inquinamento, presente soprattutto nelle aree urbane più ricche di smog e sostanze chimiche nell’aria.
La beauty routine gioca un ruolo chiave nella cura della pelle reattiva. Prodotti cosmetici di scarsa qualità, eccessivamente irritanti o formulati con ingredienti poco tollerati dall’epidermide possono incidere in maniera decisa sul benessere della pelle e scatenare risposte pronunciate da parte delle zone cutanee più sensibili.
Tra le ragioni della pelle reattiva ci sono anche predisposizioni genetiche e particolari sensibilità personali, ma anche le variazioni ormonali o gli sbalzi che in questo senso possono avvenire in particolari fasi della vita.
La dieta è anch’essa tra le cause della pelle reattiva e sono specialmente alcune categorie di cibi che possono attivarla, come gli alimenti piccanti, quelli particolarmente pesanti per l’organismo, ma anche l’alcol o i cibi verso i quali il corpo è particolarmente intollerante.
Come spesso accade, anche le emozioni più intense possono generare reazioni sul fisico, specialmente quando si tratta di forti preoccupazioni, traumi, ansia o lunghi periodi di stress.
Pelle reattiva: rimedi e rituali beauty
Comprendere la propria pelle e il suo funzionamento è essenziale quando si vogliono eliminare, o perlomeno ridurre, i fattori scatenanti delle reazioni cutanee. Il primo passo per prendersi cura di una pelle reattiva è quello di costruire una skincare routine che sia in linea con le sue specifiche esigenze, a partire dalla detersione, che dev’essere delicata e rispettosa dei suoi equilibri.
Saponi, detergenti e bagnoschiuma devono garantire alla pelle una detersione che non alteri il suo prezioso strato di barriera superficiale. È fondamentale puntare sulla qualità dei prodotti che si utilizzano ogni giorno e assicurarsi che contengano solamente ingredienti controllati, dermatologicamente testati e dall’elevata tollerabilità. Ottime anche le formule senza sapone con pH fisiologico, che ne aumentano la gentilezza sulla pelle.
Lo stesso vale per l’idratazione e il nutrimento della cute: un beauty case studiato ad hoc per la pelle reattiva dovrebbe contemplare solamente prodotti delicati, privi di agenti aggressivi e irritanti, tendenzialmente mal sopportati dalla pelle, soprattutto da quella più reattiva.
Anche per la scelta del deodorante, del detergente intimo o del make-up vanno ovviamente rispettate le stesse regole.
Un buon suggerimento per ridurre le reazioni della pelle intollerante è anche quella di fare attenzione alle sostanze che si utilizzano per lavare i capi d’abbigliamento, la biancheria da bagno e da letto: anche i detersivi o gli ammorbidenti sono infatti in grado di dar vita a reazioni di intolleranza o vere e proprie allergie. Un ambiente pulito e privo di polvere e allergeni inoltre può fare la sua parte nella lotta alla sensibilizzazione della pelle, così come una temperatura e un’umidità che non risultino mai eccessive e non provochino sbalzi termici difficili da sopportare per l’epidermide.
Attenzione, infine, alla dieta: preferire cibi freschi e un’alimentazione equilibrata e nutriente è un’ottima strategia per prendersi cura della propria pelle, anche dall’interno, facendo sempre comunque attenzione a quei cibi che, per le proprie personali sensibilità, risultano più difficili da tollerare.